Una tosse stizzosa che non passa nemmeno con i normali farmaci antitussivi e sedativi può destare preoccupazione. La causa però potrebbe riguardare il reflusso gastroesofageo.
La tosse, sia secca che grassa, è spesso associata a influenza e raffreddore stagionali. E in effetti questo collegamento è frequente. A volte, però, la tosse può avere altre cause, come il reflusso gastroesofageo. Tipicamente, una tosse stizzosa da reflusso, si manifesta da sdraiati e spesso è resistente ai farmaci solitamente somministrati per infezioni e infiammazioni dell’apparato respiratorio.
La tosse da reflusso è un sintomo atipico del reflusso gastroesofageo. Andiamo a vedere come riconoscere la tosse da reflusso e quali sono i rimedi per ritrovare il sollievo.
Tosse da reflusso: come riconoscerla?
Reflusso e tosse secca possono sembrare un’accoppiata insensata, ma se ci troviamo di fronte a una tosse stizzosa e cronica, a volte insieme ad altri sintomi quali catarro giallo in gola da reflusso, bruciore retrosternale e rigurgiti acidi, la causa della tosse secca potrebbe essere proprio il reflusso.
Ma quanto dura la tosse da reflusso? Rientra nella categoria delle tossi croniche, cioè dura oltre otto settimane. Considerando che una normale tosse da raffreddamento può durare anche tre settimane, la persistenza è senz’altro una delle caratteristiche che ci dicono come riconoscere la tosse da reflusso.
La diagnosi della tosse da reflusso
Nello specifico, quando ci si trova di fronte a una tosse che dura da più di otto settimane e che non migliora con le cure prescritte, il medico potrebbe richiedere degli esami specifici volti a diagnosticare la malattia da reflusso gastroesofageo.
Questa condizione, che consiste in una risalita dei succhi acidi dello stomaco e di parte del contenuto gastrico lungo l’esofago , può essere considerata fisiologica in alcuni casi particolari, come dopo una cena abbondante e ricca di grassi.
Se però si presenta di frequente, insieme a sintomi tipici come rigurgito, e atipici come, appunto, la tosse, può essere molto fastidiosa.
la diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo si ottiene attraverso 2 esami:
- gastroscopia, fatta con un sondino attraverso il quale è possibile vedere le pareti di esofago, stomaco e duodeno e prelevare campioni di mucosa gastrica da analizzare;
- pH impedenziometria esofagea delle 24 ore, con cui viene monitorato il livello di acidità dello stomaco nell’arco di un giorno attraverso una sonda nasale.
Le cause della tosse da reflusso gastrico
Appurato che una tosse secca, stizzosa e persistente può essere un sintomo del reflusso, è lecito chiedersi: perché il reflusso causa tosse?
Ancora non è del tutto chiaro come il reflusso gastrico influenzi lo stimolo a tossire. Le ipotesi più accreditate sono due:
- alcune microparticelle dei succhi acidi gastrici che risalgono dallo stomaco verso l’esofago possono venire inspirate fino alla laringe, dove sono presenti le corde vocali, o ai bronchi, irritando le vie aeree e attivando così il meccanismo della tosse;
- la risalita degli acidi dallo stomaco scatenerebbe il riflesso della tosse in virtù dell’origine embriologica comune del tratto digestivo e di quello respiratorio.
La tosse da reflusso nei bambini
Talvolta la tosse da reflusso, o il catarro da reflusso, possono presentarsi anche nei bambini. In particolare, se la condizione interessa i neonati, le cause possono essere:
- una dieta esclusivamente liquida;
- stare in posizione sdraiata per molto tempo;
- uno sviluppo ancora incompleto del cardias, ovvero la valvola che collega esofago e stomaco. Se, come spesso nei neonati, questo è il caso, la valvola non si chiude ancora completamente e rende possibile la risalita dei liquidi gastrici nell’esofago.
Nei bambini più grandi, invece, la tosse secca da reflusso e il catarro da reflusso possono essere causati da intolleranze alimentari.
È possibile prevenire il reflusso gastroesofageo?
Se il reflusso provoca tosse, per evitarla si dovrà andare ad agire su quei comportamenti che prevengono lo stesso reflusso gastroesofageo. Si tratta di accorgimenti da tenere in conto per evitare l’insorgere di questo disturbo e della tosse che ne può conseguire.
Sono soprattutto accortezze che riguardano la dieta e lo stile di vita. In caso di tosse da reflusso è importante:
- evitare cibi grassi, tè, caffè, agrumi, pomodori, peperoncino e altre spezie, cioccolato e dolci in generale, latticini, bevande gassate e alcool
- mangiare lentamente ed evitare di sdraiarsi per almeno due ore dopo i pasti
- fare cinque piccoli pasti al giorno anziché tre più abbondanti
- sapere che l’obesità aumenta il rischio di soffrire di reflusso
- non fumare
Tosse da reflusso: rimedi
Se la tosse da reflusso non passa o si palesa nonostante gli accorgimenti elencati poco fa, sarà necessario cercare un rimedio.
Calmare la tosse da reflusso implica per forza di cose andare ad agire sul reflusso stesso. Ricordiamo infatti che la tosse è solo un sintomo ed è sempre necessario capirne le cause per curarla.
A seconda dei casi possono essere utilizzati rimedi naturali per la tosse da reflusso oppure rimedi farmacologici.
Rimedi naturali per la tosse da reflusso
La malattia da reflusso gastroesofageo dà luogo a esofagite da reflusso: la desinenza -ite (dal greco itis, infiammazione), indica appunto un’infiammazione dell’esofago, in particolare della mucosa esofagea.
Quindi, cosa prendere per la tosse da reflusso? I migliori rimedi naturalisono i prodotti che hanno un effetto antinfiammatorio, come i fiori di malva o la radice di altea, entrambi da consumare sotto forma di infusi. La loro azione benefica è dovuta alle mucillagini naturali e può aiutare anche in caso di mal di gola da reflusso.
Anche la liquirizia può calmare la tosse da reflusso, perché è un lenitivo. Con le radici si ottiene un decotto, mentre con la pianta si ottiene un succo condensato (acquistabile in farmacia).
Farmaci per il reflusso
Come curare la tosse da reflusso quando i metodi naturali non sono sufficienti? In questo caso sarà il medico a prescrivere dei farmaci.
Quattro sono le tipologie di farmaci utilizzate per curare il reflusso gastroesofageo:
- antiacidi per neutralizzare l’acido dello stomaco;
- procinetici per svuotare più velocemente lo stomaco e impedire quindi al cibo di restarci troppo tempo;
- H2 antagonisti per diminuire la produzione di acido nello stomaco. Sono più veloci degli altri ad agire, ma dopo un po’ di tempo potrebbero smettere di fare effetto;
- inibitori della pompa protonica per interrompere la produzione di acido nello stomaco. Sono più lenti ma anche più efficaci in caso di lesioni delle pareti dell’esofago.
La chirurgia per il reflusso
Nei casi peggiori, il medico potrà prendere in considerazione la possibilità di risolvere il reflusso con un intervento chirurgico.
Si tratta di un intervento laparoscopico mini invasivo e viene fatto utilizzando tecniche studiate su misura per ogni paziente. Nel “personalizzare” l’intervento, vengono tenuti in considerazione anche i fattori che facilitano l’insorgere del reflusso, come l’ernia iatale.
L’intervento avrebbe un’alta probabilità di riuscita anche nel risolvere i sintomi della tosse secca.