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Orecchio tappato dal catarro: cosa fare

Rimedi per il catarro nell'orecchio: scopri cause e sintomi e impara come trattare il problema. Dalle terapie farmacologiche ai rimedi non farmacologici, trova sollievo dall'accumulo di muco.
Orecchio tappato dal catarro

Un accumulo di muco nei condotti uditivi può essere molto fastidioso. In questo articolo ti proponiamo qualche rimedio per trattare il problema.


Il deposito di catarro nell’orecchio è solitamente di colore giallo o arancione può manifestarsi in seguito a un’infiammazione. I sintomi che possono svilupparsi sono diversi, tra cui troviamo:

 

  • dolore all’orecchio
  • sensazione di orecchie tappate
  • tintinnio, fischio o rumori all'orecchio (tinnito o acufene)
  • perdita di udito
  • prurito
  • giramenti di testa e vertigine
  • odore o fuoriuscite dall’orecchio

Le cause dell’infiammazione possono avere origini diverse. Un’infezione di origine virale o batterica è la causa più comune. L’orecchio è in comunicazione con le vie respiratorie tramite la tromba di Eustachio, chiamata anche tuba uditiva. Virus come quelli dell’influenza, del classico raffreddore possono estendere l’infezione fino all’orecchio interno, trasformando una sinusite in otite. 

La proliferazione batterica si propaga meglio in ambienti umidi, per cui anche un’infiltrazione o lo stagnare di acqua all’interno dell’orecchio possono dare i medesimi risultati: l’orecchio del nuotatore deriva proprio da questo, essendo inoltre la piscina un luogo frequentato dai funghi.

Le allergie possono essere una causa della presenza di catarro nell'orecchio. Il processo infiammatorio scatenato rende chi ne è soggetto molto incline all’eccessiva produzione di muco e alla congestione.

I rimedi farmacologici

I vari trattamenti per la congestione auricolare possono variare in base alla causa sottostante. Una visita specialistica può aiutarci a chiarire le cause dell’infiammazione, in particolare nel caso in cui i sintomi peggiorino o non accennino ad attenuarsi, anche dopo settimane.

Uno specialista può prescrivere rimedi farmacologici specifici. Una cura farmacologica a base di antibiotico può essere utile in caso di infiammazione batterica. Se la causa è un’allergia, invece, una terapia con antistaminici è la scelta più indicata.

Alcuni farmaci da banco possono essere utili per attenuare l’infiammazione: antinfiammatori come ibuprofene, naprossene o paracetamolo (utile se compare anche febbre) possono alleviare il dolore e il disagio causati dal catarro.

Esistono diversi tipi di prodotti ad azione decongestionante in spray, gocce o compresse.  Tuttavia questi vanno usati con attenzione perché un loro uso eccessivo può causare assuefazione e quindi aggravare la congestione.

Infine, In commercio si trovano preparati per aerosol con all’interno mucolitici, per aiutare a sciogliere il catarro e facilitare il suo drenaggio.

Fondamentale, prima di ricorrere a qualsiasi rimedio farmacologico, sentire il parere del medico curante o del farmacista.

I rimedi non farmacologici

I rimedi farmacologici non sono l’unica soluzione al fastidio provocato dal catarro nelle orecchie.

Umidificare l’aria può aiutare a trovare sollievo. Appositi umidificatori aiutano ad avere l’aria umida la quale previene l’eccessiva secchezza dei seni nasali, liberando le vie respiratorie. 

Se all’azione di umidificazione aggiungiamo il calore, si aumentano le probabilità di sciogliere il tappo formato dal catarro. I suffumigi (o fumenti), sono i rimedi della nonna più conosciuti. Per farli si può inalare il semplice vapore direttamente da una ciotola riscaldata, oppure arricchirlo con sostanze di origine naturale dalle varie proprietà, come eucalipto o timo. 

I lavaggi nasali con soluzioni ipertoniche o ipotoniche  si possono usare per liberare sia il naso che l’orecchio dal catarro in eccesso. Non presentano particolari controindicazioni, purché siano eseguiti in modo corretto.

Infine, mantenere un’elevata idratazione del corpo può aiutare a fluidificare il catarro favorendone l’eliminazione. Il muco è formato perlopiù da acqua: maggiore è la quantità di acqua presente nel corpo, maggiore è la possibilità che il muco sia più fluido e quindi facile da espellere.