Sommario

Tosse grassa: le cause e i rimedi per il catarro

La tosse grassa è contraddistinta dalla presenza del muco, detto anche catarro: vediamo cosa può indurla e come migliorarla.
Donna bionda distesa sul divano che si soffia il naso

Di solito la tosse è associata alle malattie da raffreddamento come l’influenza o il raffreddore che ne sono la causa principale. In realtà, la tosse è un potente meccanismo fisiologico il cui scopo è pulire le vie aeree da particelle esterne irritanti o da eccessive secrezioni che le ostruiscono.

In quest’ultimo caso si parla di tosse grassa che si differenzia dalla tosse secca per la presenza di catarro. Il catarro, altro non è che il muco normalmente prodotto dal nostro corpo. Anche se molto fastidioso, è anch’esso parte di quel meccanismo di difesa che permette alle vie aeree di proteggersi dagli attacchi esterni. 

Abbiamo già parlato della differenza tra tosse secca e grassa, cerchiamo quindi di capire come trattare quest'ultima sulla base dei suoi sintomi.

Tosse secca o grassa?

Di per sé la tosse non è una malattia ma un sintomo molto comune di altre malattie. La tosse si può classificare in due tipi principali:

  • tosse secca o non produttiva 
  • tosse grassa o produttiva

Come si può dedurre dal nome, la differenza tra tosse secca e tosse grassa è proprio la produzione, o meno, di muco. Nel primo caso, la scarsa presenza di muco e la costante irritazione dello strato protettivo delle mucose, provocano appunto la sensazione graffiante tipica della tosse secca. Nel secondo, il muco è presente in elevate quantità fino a ostruire parzialmente le vie aeree.

Spesso, le cause che scatenano la tosse secca, infettive o di altra natura, possono condurre poi alla sua trasformazione in tosse grassa. Entrambi i casi però portano allo stesso risultato: lo stimolo a tossire.

In condizioni normali, la quantità di muco prodotta è molto piccola ed è gestita in modo efficiente: il muco infatti è prodotto in continuazione dalle vie respiratorie. La sua composizione è la seguente:

  • acqua
  • elettroliti (sali)
  • carboidrati, come il glucosio
  • mucine (glicoproteine del muco)
  • proteine
  • lipidi (che rendono il muco più fluido)

Ma dove si forma il muco? Questa sostanza si forma principalmente nelle ghiandole mucose e nelle cellule caliciformi presenti nelle vie aeree. Il muco copre tutta la superficie delle mucose, chiamato anche epitelio ciliato per la presenza di finissime ciglia, dove forma un sottilissimo rivestimento.

Le ciglia svolgono un ruolo determinante nel meccanismo di pulizia mucociliare: vibrazioni ritmiche delle ciglia spingono il muco verso la faringe dove è inghiottito, di solito inavvertitamente. Grazie a questo meccanismo, il corpo riesce a eliminare il muco in eccesso. Un adeguato equilibrio tra produzione di muco e pulizia mucociliare mantiene un sottile film protettivo per intrappolare e rimuovere le impurità inspirate, prevenendo al contempo un accumulo di muco.

La tosse grassa

Quando però il muco è troppo e la pulizia mucociliare non è sufficiente, subentrano altri meccanismi.

La tosse grassa è uno di questi. In presenza di muco in eccesso, causato da patologie come la bronchite acuta, l’organismo reagisce attraverso una contrazione delle vie respiratorie allo scopo di liberarla. Molti stimoli sensoriali che causano la tosse, incrementano anche il volume di secrezione del muco stesso, fornendo un appropriato veicolo per l’espulsione delle particelle grazie al flusso d’aria prodotto dalla tosse.

Negli stati patologici, quando la funzione mucociliare è inefficace o insufficiente, a causa della quantità o alterazione delle proprietà fisiche delle secrezioni, la tosse diventa meccanismo essenziale per la pulizia delle vie respiratorie.

Il colore del catarro

Le caratteristiche fisiche, in particolare il colore del catarro, possono darci anche qualche informazione sul tipo di infezione. L’espettorato può contenere altri materiali proveniente dal nostro corpo o da fuori, compresi:

  • fluidi essudati (di natura infiammatoria) o trasudati (non infiammatoria)
  • varie cellule (come i globuli bianchi)
  • microorganismi
  • tessuto o cellule in fase necrotica
  • vomito aspirato
  • altre particelle estranee

L’espettorato mucoso, di solito, è chiaro o traslucido, contenente solo un piccolo numero di elementi microscopici. 

Quando è purulento è biancastro, giallo o verde, e opaco. Questo indica la presenza di un elevato numero di globuli bianchi, nello specifico granulociti neutrofili. Queste cellule sono prodotte quando nel nostro corpo è in corso un’infezione.

Anche negli asmatici, l’espettorato può apparire di questo colore per la presenza di globuli bianchi. 

Una colorazione rossa, uniforme o a sprazzi, si ha di solito quando il muco si mescola al sangue. 

Se invece ha una colorazione grigiastra o nera la causa possono essere particelle di carbone inalate tramite il fumo di tabacco o fuoco.

Tosse grassa: quando preoccuparsi

Come abbiamo detto, la tosse è il meccanismo più efficiente per assicurare la pulizia delle vie respiratorie, e può essere considerata un meccanismo di difesa innato. L’assenza della tosse può essere dannosa, o addirittura fatale.

A volte però, la tosse può essere il primo sintomo di una malattia delle vie respiratorie o dei polmoni, soprattutto se dura a lungo. 

Inoltre, l’effetto di una tosse grassa persistente può essere deleterio per la persona, interferendo con la respirazione, le attività, o il sonno. Se a questo aggiungiamo anche altri episodi sconvenienti come incontinenza urinaria, dolore muscolare, insonnia e fatica, si può capire perché possa impattare la qualità della vita o anche creare imbarazzo sociale.

Una tosse eccessivamente prolungata può essere conseguenza di affezioni croniche non maligne, con o senza produzione di muco. D’altro canto, è propria anche di malattie gravi come il cancro ai polmoni, la fibrosi cistica o la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), insieme ad altri fattori come fiato corto e dolore; anche in patologie respiratorie croniche come l’asma, rappresenta il principale sintomo. 

In sintesi, quasi tutte le condizioni che intaccano in qualche modo il sistema respiratorio, possono causare la tosse: sta al medico individuare ed escludere le cause più gravi, che possono richiedere interventi specifici.

Alcune cause della tosse grassa

L’aumentata produzione del muco nelle varie patologie può derivare da una varietà di meccanismi biochimici, che includono:

  • ipersecrezione di mucina;
  • aumentato numero (ipertrofia) o dimensioni (iperplasia) delle cellule caliciformi;
  • grande produzione per aumento nell’espressione dei geni della mucina.

Nei bambini le situazioni in cui si ha aumentata secrezione (di tipo cronico) sono abbastanza limitate, e di solito a carattere infettivo. 

Nella maggior parte dei casi, gli episodi di tosse nei bambini sono causati da infezioni virali delle vie respiratorie superiori, che non richiedono trattamento specifico come ad esempio: 

  • virus respiratorio sinciziale umano (RSV)
  • virus parainfluenzali
  • virus influenzali
  • metapneumovirus umani
  • bocavirus umani

I batteri sono responsabili dei casi rimanenti (anche come mix di infezione virale/batterica), specialmente quando trovano un terreno umido e florido dove proliferare, come appunto il muco accumulato. 

Tra di essi possiamo trovare:

  • Streptococcus pneumoniae
  • Mycoplasma pneumoniae
  • Chlamydia pneumoniae

Per gli adulti si amplia un po’ di più il ventaglio, dal momento che si possono includere:

  • bronchiti o rinosinusiti croniche
  • reflusso gastroesofageo
  • polmonite da aspirazione (di secrezioni orali o gastriche)
  • bronchiectasia (dilatazioni delle pareti dei bronchi)
  • ascesso polmonare
  • infezioni polmonari atipiche (tubercolosi, etc.)
  • trattamento con inibitori di ACE (enzima di conversione dell'angiotensina)

Ovviamente ci possono essere o meno fattori di rischio (come l’esposizione al fumo di sigaretta, disturbi neuromuscolari, corpi estranei inalati) associati alle condizioni precedenti.

La diagnosi

Per diagnosticare la tosse i medici possono utilizzare diversi approcci. L’approccio più semplice e meno invasivo consiste nel racconto diretto da parte del paziente: può fornire indizi per diagnosticare, ad esempio, tosse abitudinaria, oppure fornirne altri per ulteriori analisi. 

Alcuni esempi di domande da porsi sono:

  • L’inizio della tosse è stato improvviso? Sono stati riscontrati altri sintomi?
  • Da quanto tempo è presente la tosse? Persistente o episodica?
  • Frequenza dei colpi di tosse?
  • Tosse secca o tosse grassa?
  • Fumatore? C’è stata esposizione a fumo o altri agenti irritanti? 
  • Ci sono fattori aggravanti (posizione supina, mentre si mangia, appena svegli, etc.)? La tosse sveglia dal sonno? 
  • Ingoiato qualcosa accidentalmente?
  • Di che colore e consistenza è il catarro? Queste o altre caratteristiche del catarro sono cambiate recentemente?
  • Il catarro proviene dalla gola o dalle vie più profonde?

Tosse grassa: rimedi farmacologici

Paradossalmente, i sedativi per la tosse non sono indicati in caso di tosse grassa. Questi prodotti, bloccando il riflesso della tosse provocano l’accumulo del muco all’interno delle vie respiratorie, aumentando la difficoltà respiratoria. 

Esistono vari rimedi, dai rimedi naturali a quelli farmacologici, capaci di fornire sollievo.

Mucolitici

I mucolitici sono farmaci che riducono la viscosità del muco, così che sia più facile farlo fuoriuscire. Alcuni principi attivi di questo tipo sono:

  • acetilcisteina
  • erdosteina
  • sobrerolo
  • ambroxolo
  • bromexina

Nella maggior parte dei casi questi farmaci sono ben tollerati dall’organismo.

Espettoranti

Questa categoria di farmaci svolge un’azione fluidificante sulle secrezioni. Il loro scopo è aiutare l’espettorazione. I principi attivi più diffusi sono

  • guaifenesina
  • ammonio cloruro
  • senape
  • eucalipto
  • ipecacuana
  • scilla

Questi farmaci possono avere anche effetti collaterali come diarrea, vertigini, mal di testa, irritazione cutanea.

Antibiotici

Gli antibiotici sono molto usati specialmente quando il colore del catarro espettorato è giallo o verde, indicativo di un’infezione in corso. Gli antibiotici agiscono sui batteri che causano l’infezione. Alcuni principi attivi sono: 

  • amoxicillina (spesso in associazione con acido clavulanico)
  • claritromicina
  • azitromicina

Gli antibiotici andrebbero sempre sotto controllo medico. In associazione alla terapia antibiotica, che di norma dura intorno ai 7 giorni, è sempre bene ripristinare la flora batterica con integratori di fermenti lattici o probiotici.

Tosse grassa: rimedi naturali

Questi si possono considerare veri e propri rimedi della nonna. 

Fra i più noti ci sono sicuramente i suffumigi. Questa tecnica consiste nell’inalazione di vapori caldi da un recipiente colmo di acqua bollente. Può essere considerata l'antenato dei moderni aerosol.

Il vapore causa un effetto termico, facilitando lo scioglimento del muco e favorendo la vasodilatazione. Nel liquido per i suffumigi possiamo aggiungere vari principi attivi che ne favoriscono l’azione:

  • bicarbonato (modifica il pH del muco e ostacola la proliferazione batterica)
  • il classico sale da cucina
  • eucalipto (attenzione perché può avere effetto irritante)
  • timo (svolge un’azione antisettica)
  • oli essenziali di agrumi (arancio, limone, etc.)

I lavaggi nasali sono un altro rimedio della nonna. Anche se è più indicato in caso di naso chiuso, può essere anche utile in presenza di catarro. 

Il rimedio consiste nel lavare le vie aeree superiori con della soluzione fisiologica sterile in modo da rimuovere il muco in eccesso che ostacola le vie respiratorie. I lavaggi nasali, oltre a pulire le vie aeree dalla presenza di agenti patogeni, aiutano anche a liberare le vie respiratorie dal muco in eccesso, quindi a respirare meglio. 

Sono particolarmente indicati per i bambini più piccoli, incapaci di soffiarsi il naso, tenendoli inoltre al riparo da pericolose scottature dovute al vapore (come nel caso dei suffumigi). 

Nella versione più moderna, i lavaggi possono essere fatti tramite soluzioni pronte, inserite in pratiche fialette monodose o in formato spray. La soluzione per i lavaggi nasali può essere di due tipi:

  • ipotonica, che contiene la stessa concentrazione di sali dei fluidi corporei (0.9%)
  • ipertonica, in cui la concentrazione di sali è più alta (intorno al 3%), utile per un’azione decongestionante

Conclusione: prevenire è meglio che curare

In definitiva, per alleviare la tosse possiamo prendere alcune precauzioni come smettere di fumare, limitare l’esposizione allo smog o ad agenti irritanti, bere molto. Se questo non bastasse l’utilizzo di antinfiammatori, anche da banco, può dare un po’ di sollievo. Il consiglio migliore però rimane quello di affidarsi al proprio medico, soprattutto se la tosse non passa dopo qualche giorno, che saprà sicuramente indicare la cura più adatta.