La bronchite può avere varie cause, da quelle ambientali, come fumo, polvere e smog, a quelle organiche, come asma, infezioni virali o batteriche. A volte la bronchite è particolarmente persistente e non passa: quali possono essere le cause?
Come suggerisce il nome stesso, la diagnosi di bronchite indica un’infiammazione a carico delle mucose dei bronchi. Questi ultimi sono dei condotti cilindrici collocati fra la trachea e i bronchioli.
Come tutti gli altri organi dell’apparato respiratorio, i bronchi assicurano durante l’inspirazione il passaggio d’aria dall’esterno verso i bronchioli e i polmoni, mentre durante l’espirazione assicurano il passaggio inverso.
La bronchite si presenta con:
mal di gola specialmente nella deglutizione
senso di oppressione al petto
spossatezza
in alcuni casi febbre
dispnea, cioè difficoltà respiratoria
I sintomi sono comuni, ma, in ragione della sua durata, la bronchite è definita acuta o cronica.
La bronchite acuta è una condizione che spesso guarisce nell’arco di qualche giorno con l’aiuto di farmaci mucolitici o fluidificanti per il catarro, antipiretici in caso di febbre, broncodilatatori se la causa è l’asma, antibiotici se è di origine batterica.
Si consideri però che meno di un caso di bronchite su venti è dovuto a un’infezione batterica, mentre nella maggior parte dei casi l’infiammazione delle mucose è dovuta a un’infezione di origine virale.
La bronchite cronica invece è una patologia più grave e complessa, che molto spesso interessa soggetti fumatori. Per distinguere una bronchite acuta da una cronica ci sono precisi parametri, definiti così dall’OMS: “presenza di tosse quotidiana per almeno tre mesi all’anno per due anni consecutivi”.
L’infiammazione delle mucose in questo secondo caso diventa quindi costante, il che porta a un ispessimento delle stesse, con conseguenze che possono degenerare fino al bisogno di ossigenoterapia.
La causa della bronchite cronica è un contatto delle mucose bronchiali con agenti irritanti, per un periodo di tempo prolungato. Tra gli agenti irritanti troviamo, ad esempio:
smog
sostanze tossiche
fumo di sigaretta
Non esiste una cura specifica per la bronchite cronica che è quindi una condizione con la quale convivere.
Oltre all’astensione totale dal fumo, incluso quello passivo, possono essere prescritti farmaci e cure riabilitative per i polmoni. La terapia sarà diversa per ogni paziente, sulla base del quadro clinico del singolo paziente.
Bronchite che non passa: cause
A volte ci troviamo di fronte a una bronchite che non passa. Quali sono le cause? Cosa fare?
Di solito la bronchite può durare fino a un paio di settimane. Tuttavia, una bronchite persistente nel tempo non sempre è segno di bronchite cronica. Quest’ultima, per essere diagnosticata, infatti, deve presentarsi per almeno tre mesi in due anni.
In ogni caso, di fronte a una bronchite che non passa la cosa migliore da fare è consultare il proprio medico, che consiglierà degli accertamenti, tra i quali:
Analisi delle vie aeree superiori, cioè naso, gola e orecchie, per verificare che non vi siano sovrainfezioni oltre alla bronchite;
Esami del sangue, anche questi per verificare la presenza di infezioni in corso;
Esami di coltura del muco per rilevare la presenza di batteri.
Nei casi più gravi il medico può eseguire anche:
Spirometria, un esame non invasivo che rileva la quantità d’aria immessa nei polmoni;
Radiografia del torace.
Le cinque cause più comuni della bronchite
Nello specifico, di fronte a una bronchite che non passa le cinque cause più comuni sono:
Persistere dell’irritazione anche una volta che la causa patologica è stata risolta;
Fumo: oltre ad essere irritante per le mucose delle vie aeree, il fumo è la causa principale della bronchite cronica. Astenersi dal fumo è quindi una delle indicazioni più importanti in caso di una bronchite persistente, anche per evitare un peggioramento e una cronicizzazione della bronchite stessa, con conseguenze ben più gravi e invalidanti;
Smog e sostanze tossiche: sono entrambi agenti irritanti per le mucose delle vie aeree e possono portare a bronchite cronica. Se lo smog è una causa di bronchite cronica soprattutto nelle grandi città, sostanze tossiche come gas o composti chimici possono esserne la causa per i lavoratori di alcuni settori;
Bronchite trascurata: a volte può allungare il normale decorso della malattia. Questo spesso succede perché, oltre all’infiammazione delle mucose dei bronchi, si verifica una sovrainfezione batterica;
Reflusso gastroesofageo: per quanto possa sembrare atipico, anche il reflusso gastroesofageo può causare tosse e bronchite. La tosse da reflusso si verifica quando microparticelle di cibo risalgono dall’esofago verso la trachea, irritandone così le mucose. L’infiammazione può poi arrivare fino ai bronchi causando quindi bronchite.
Altre condizioni che si possono accompagnare alla bronchite
Ci sono anche altre condizioni che si collegano in vario modo a una bronchite che non passa. Non sono queste le cause più comuni per una bronchite persistente, ma una volta diagnosticate possono aiutare a risolvere la bronchite stessa:
Anemia cronica: questa patologia, che indica bassi livelli di emoglobina nel sangue, spesso è presente nel quadro delle condizioni che interessano le persone malate di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Uno studio del 2013 dell’Università di Verona ha rilevato come nel 12% di persone che oltre alla BPCO hanno anche l’anemia, i sintomi sono più severi, con una ridotta capacità respiratoria e una maggiore dispnea rispetto ai pazienti non anemici;
Tiroidite, cioè un malfunzionamento della tiroide, una ghiandola collocata alla base del collo che secerne e regola alcuni ormoni. Di solito la bronchite si associa a tiroiditi subacute, ovvero infiammazioni benigne della tiroide stessa. Questo può accadere in presenza di un’infezione virale delle vie respiratorie alte che per prossimità coinvolge anche questa ghiandola;
Una bronchite che non passa è quindi una situazione da non sottovalutare, sia perché può peggiorare la qualità della vita di chi ne è affetto, sia perché può essere un campanello d’allarme che prelude a patologie più gravi. È sempre meglio, quindi, quando dura da troppo tempo, rivolgersi al proprio medico.