Sommario

Le cause e i sintomi della bronchite

Se abbiamo una tosse intensa e produttiva, accompagnata da febbre, dispnea e dolori articolari, la causa potrebbe essere la bronchite.
Ragazza che tossisce portandosi il pugno chiuso alla bocca

Se abbiamo una tosse intensa e produttiva, accompagnata da febbre, dispnea e dolori articolari, la causa potrebbe essere la bronchite.

Ma cos’è la bronchite?  Come suggerisce il suffisso in -ite, la bronchite è un’infiammazione della mucosa che riveste i bronchi.

La bronchite non va confusa con altre infiammazioni dello stesso apparato, che hanno sintomi simili, ma cure leggermente diverse. Un esempio sono bronchite e bronchiolite: la differenza fra bronchite e bronchiolite sta nel fatto che quest’ultima colpisce l’apparato respiratorio inferiore di lattanti e bambini sotto i due anni.

Un altro esempio è rappresentato da bronchite e polmonite, la cui differenza sta, invece, nell’organo colpito: nel primo caso i bronchi, che portano l’aria ai polmoni; nel secondo i polmoni stessi.

Andiamo a vedere nello specifico la bronchite quanto dura, quali sono le cause, i sintomi e le cure.

Sintomi della bronchite

I sintomi della bronchite più comuni sono:

  • tosse, spesso grassa, quindi con produzione di catarro
  • dolore nella deglutizione
  • senso di oppressione al petto
  • spossatezza
  • febbre, in alcuni casi
  • difficoltà respiratoria (dispnea)

Molti di questi sintomi sono simili a quelli dell’influenza e del raffreddore. Sinusiti, tracheiti e faringiti (mal di gola), tipici di queste malattie, si possono aggiungere ai sintomi della bronchite.

Non sempre però questi sintomi si verificano tutti insieme. Può capitare infatti di avere la bronchite senza febbre o la bronchite senza tosse.

Bronchite acuta e bronchite cronica

A seconda della sua durata, possiamo distinguere la bronchite in acuta e cronica. Mentre la prima tende a risolversi dopo qualche giorno, la seconda invece dura molto più a lungo ed è una patologia ben più grave, che può essere tenuta sotto controllo, ma dalla quale non si guarisce del tutto. I due tipi di bronchite hanno cause diverse, come vedremo. Mentre la prima è causata da agenti patogeni, come batteri o virus, la seconda può essere causata da alcune patologie dell’apparato respiratorio.

Questa differenza influisce sulla contagiosità della bronchite. La bronchite è contagiosa solo se è acuta (quindi causata da un’infezione batterica). La bronchite cronica non è contagiosa, perché le cause non sono da ricercare in virus o batteri come nella bronchite acuta, ma in altre patologie dell’apparato respiratorio.

Vediamo allora, nel dettaglio, quali sono le differenze fra bronchite acuta e bronchite cronica.

La bronchite acuta

Si definisce bronchite acuta quella condizione che si presenta in seguito a un’infezione virale o batterica a carico dell’apparato respiratorio.

A volte la bronchite acuta può essere causata da fattori ambientali, come smog, sostanze inquinanti (inalate soprattutto dai lavoratori di alcuni settori, come quello tessile) e fumo, anche passivo.

Nel caso in cui sia virale o batterica, la bronchite è contagiosa, come abbiamo accennato prima: la trasmissione si ha soprattutto per via aerea, quindi quando si entra in contatto con goccioline infette, prodotte ad esempio da colpi di tosse.

Di solito questa forma di bronchite si risolve in alcuni giorni, nonostante la tosse da bronchite possa continuare per qualche settimana.

A volte può, però, succedere che una forma acuta possa trasformarsi in cronica. La causa è spesso da ricercare nel fumo di sigaretta, anche passivo, o nell’esposizione per lungo tempo ad altre sostanze irritanti, come l’inquinamento o gli scarichi gassosi delle industrie.

La bronchite cronica

Una bronchite si definisce cronica quando il soggetto è affetto da bronchite per almeno tre mesi (anche non consecutivi) nel corso di due anni.

La bronchite cronica, a differenza della bronchite virale o batterica (quindi acuta), non è contagiosa. Come indica il nome, può durare per tutta la vita e spesso ha un decorso degenerativo.

Si origina a causa del contatto per un periodo prolungato nel tempo con agenti irritanti, come smog e sostanze tossiche, anche se nella maggior parte dei casi è proprio il fumo di sigaretta a causarla. Si presenta con una tosse persistente.

Fisiologicamente, visto che l’infiammazione della mucosa dei bronchi va avanti per settimane, mesi o anni, la mucosa stessa si ispessisce, con una conseguente e crescente difficoltà nella respirazione. Nel caso di bronchite cronica i danni alla mucosa dei bronchi sono permanenti.

La bronchite cronica fa parte infatti delle malattie polmonari croniche ostruttive: è quindi una patologia grave e spesso la possibilità di guarire completamente è preclusa, anche se le cure e uno stile di vita consono possono migliorare la qualità della vita del soggetto che ne è affetto.

Con la bronchite cronica si può morire quindi? Questa patologia, insieme all’enfisema, fa parte della BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e in circa la metà dei casi gravi può portare alla morte entro dieci anni dalla diagnosi.

Diagnosi della bronchite

Visto che i sintomi possono essere simili a quelli di un’influenza, come capire se si ha la bronchite?

I sintomi del paziente sono la prima cosa da tenere in considerazione. Il medico effettuerà una visita ed eventuali ulteriori analisi per diagnosticare la causa dei sintomi da cui è affetto il paziente.

Ecco quindi come riconoscere la bronchite:

  • analisi delle vie aeree superiori (naso, gola, orecchie) per cercare infezioni
  • esami del sangue per indagare eventuali stati infettivi
  • esami di coltura del muco espettorato alla ricerca di batteri nelle vie respiratorie
  • spirometria: si tratta di un esame per indagare la quantità di aria immessa nei polmoni. Non è invasivo e consiste nel soffiare in un apparecchio che misura il volume dell’aria rimasta nei polmoni dopo l’espirazione. Individua anche la presenza di asma o enfisema
  • radiografia al torace: se il paziente accusa congestione polmonare, dolore ai bronchi senza tosse, febbre alta e prolungata nel tempo, respiro affannoso, il medico può prescrivere una radiografia del torace, che evidenzierà anche un’eventuale polmonite

Cause della bronchite

Le cause della bronchite possono essere molteplici. In generale possiamo individuare:

  • cause esogene: rientrano in questa categoria tutte le cause legate allo stile di vita e all’ambiente, come fumo di tabacco e smog
  • cause meccaniche:
    • sforzi vocali
    • corpi estranei
    • ipertrofia delle tonsille
    • reflusso gastroesofageo: la bronchite da reflusso è causata dalla risalita dei succhi gastrici dallo stomaco verso l’esofago, che è la sintomatologia più comune di questa condizione. I liquidi possono arrivare in forma di microparticelle fino ai bronchi, irritando le mucose
    • asma: la bronchite asmatica si verifica quando il soggetto è affetto contemporaneamente sia da asma che da bronchite acuta. L’asma in particolare è anch’essa un’infiammazione immunologica, non infettiva, dovuta nella maggior parte dei casi ad allergeni, come polveri, pollini e peli di animali
  • cause virali o batteriche. Bisogna tenere in considerazione che la bronchite batterica è una parte minima dei casi di bronchite acuta (meno di un caso su venti) e i batteri che la causano sono ilMycoplasma pneumoniae, ilChlamydia pneumoniae e il Bordetella pertussis (il batterio della pertosse). Le forme di bronchite infettiva si verificano nella restante e maggiore parte dei casi

Un discorso a parte va fatto per la bronchite cronica, la cui causa principale (nel 90% dei casi) è il fumo di sigaretta.

Fattori di rischio

Alcuni soggetti hanno maggiore facilità a contrarre la bronchite acuta, sia che abbia una causa virale, batterica o ambientale.

I maggiori fattori di rischio sono:

  • l’età: anziani e bambini sono più a rischio
  • basse difese immunitarie (anche in questo caso anziani e bambini sono più soggetti ad avere meno difese)
  • reflusso gastrico
  • esposizione a fumo di sigaretta, polveri, inquinamento atmosferico, agenti irritanti nell’ambiente di lavoro

Riguardo all’ultimo punto, l’esposizione al fumo di sigaretta, in particolare per i fumatori, è la prima causa di bronchite cronica. Questa di solito si manifesta con più frequenza dopo i quarantacinque anni e le donne sono più soggette (con il doppio delle probabilità degli uomini) a questo genere di diagnosi.

Anche chi vive insieme a fumatori ha un maggiore rischio di sviluppare con il tempo una bronchite cronica per la prolungata esposizione al fumo, anche se passivo.

Bronchite e Covid-19

Negli ultimi anni, una delle preoccupazioni principali quando viene la tosse, è che sia un sintomo del Covid-19, la malattia causata dal coronavirus SARS CoV-2.

La tosse è in effetti un sintomo della malattia da coronavirus, ma in questo caso si presenta come secca, irritativa e persistente.

Benché anche tra i sintomi della bronchite vi sia una tosse che inizialmente può essere secca, nel caso di bronchite acuta si trasforma poi in tosse produttiva.

Quindi la bronchite da covid sarebbe un sintomo atipico, ma essendo la tosse secca uno dei sintomi iniziali della bronchite, ed essendo i sintomi del Covid-19 non del tutto specifici, in caso di tosse è sempre meglio indagare le cause con il proprio medico.

Bronchite: come curarla

Come curare la bronchite? Anche in questo caso bisogna fare una doverosa distinzione fra le varie forme di bronchiti, che richiedono cure diverse.

Un’indicazione generale sempre valida è però quella di bere molto: così si manterranno idratate le vie aeree e ciò favorirà l’espettorazione del muco.

Un altro metodo per avere lo stesso effetto è quello di fare dei suffumigi per bronchite. Questi consistono nell’inalare il vapore proveniente da una bacinella di acqua bollita con l’aggiunta di bicarbonato. Possiamo anche aggiungere degli oli essenziali, ma in questo caso scegliere quelli ad azione emolliente.

Altre indicazioni utili sono comuni alla cura del sintomo della tosse:

  • coprirsi bene durante la stagione fredda
  • umidificare l’ambiente 
  • evitare l’esposizione al fumo, sia attivo che passivo

Rimedi naturali per la bronchite

Nei casi meno gravi, o per alleviare i sintomi, possiamo fare ricorso ad alcuni rimedi naturali per bronchite che possono dare sollievo e contribuire alla guarigione, anche usati insieme a rimedi farmacologici.

Un primo valido aiuto può arrivare da ciò che mangiamo: ci sono alcuni alimenti, infatti, che si rivelano buoni alleati per ridurre l’infiammazione ai bronchi. In particolare:

  • alimenti ricchi di omega 3: olio di lino spremuto a freddo e alcuni pesci, come salmone, sardine, acciughe e merluzzo
  • alimenti ricchi di bioflavonoidi, come uva, limone, prugne, albicocche
  • alimenti ricchi di betacarotene, come carote e frutti di bosco
  • alimenti ricchi di vitamine C, E, A, come agrumi, kiwi, cereali, frutta secca, spinaci, zucca, broccoli
  • aglio, zenzero, curcuma

Da evitare invece cibi zuccherati e farine raffinate, che potrebbero non aiutare a lenire l’irritazione causata dall'infiammazione.

Altri rimedi naturali sono quelli che ci offre l’erboristeria:

  • viola, mammola, betulla, pino e salvia hanno proprietà espettoranti e balsamiche e possono essere utilizzate sotto forma di infuso
  • astragalo e uncaria sono invece immunostimolanti naturali e possono essere acquistati in farmacia o erboristeria

In caso di bronchite cronica può apportare beneficio aumentare i cibi ricchi di zinco e selenio nella propria dieta, anche se sarà necessario farsi seguire comunque da un medico che prescriverà la cura più adatta.

Farmaci per la bronchite

In alcuni casi può essere necessaria l’assunzione di farmaci, che verranno prescritti dal medico per alleviare i sintomi della bronchite e per risolvere l’infiammazione.

Fra questi i più comuni sono:

  • fluidificanti del muco, che aiutano nell’espettorazione
  • farmaci antitussivi. In questo caso va considerato che quando si è affetti da bronchite non sempre è un bene bloccare il riflesso della tosse, soprattutto in presenza di muco/catarro. Sono però consigliati nei casi in cui la tosse impedisce un corretto riposo
  • antipiretici in caso di febbre
  • broncodilatatori in caso di bronchite asmatica
  • antibiotici, ma solo nel caso in cui la brochite sia batterica. Visto che questa forma è la più rara, nella maggior parte dei casi l’antibiotico non sarà necessario, anzi risulterà inutile
  • cortisonici nelle forme con una grossa componente infiammatoria
  • aerosol per bronchite asmatica

Comecurare la bronchite cronica? Esistono alcuni modi per alleviare i disturbi correlati a questa malattia, primo fra tutti la rinuncia al fumo, alla quale dovrebbe essere affiancata l’accortezza di evitare anche il fumo passivo.

Esiste poi la possibilità di una riabilitazione polmonare, da fare eseguendo una serie di esercizi insieme a un fisioterapista specializzato. Questo aiuterà ad aumentare la resistenza fisica, ma non è risolutivo.

Quando la BPCO è a uno stadio avanzato, si ricorre invece all’ossigenoterapia, e quindi il soggetto sopperirà con l’ossigeno al sopraggiungere di maggiori difficoltà nella respirazione.