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Da tosse grassa a tosse secca

La tosse è un sintomo molto diffuso: può essere secca oppure grassa, cioè accompagnata da catarro. A volte però una tosse secca può diventare grassa e viceversa: andiamo a vedere perché.
Donna per strada tossisce tenendosi la mano chiusa a pugno davanti alla bocca

In generale, il meccanismo della tosse serve all’organismo per espellere corpi estranei, agenti patogeni o altre sostanze irritanti. I colpi di tosse sono un riflesso involontario che si attiva quando le mucose della gola entrano in contatto con microparticelle di cibo, polvere o smog, o con microrganismi come virus e batteri.

La tosse si può presentare come secca o grassa e la distinzione è abbastanza netta: la prima è improduttiva, mentre la seconda è detta anche tosse produttiva per la presenza di catarro.

A volte la stessa causa può provocare una tosse secca oppure grassa, o ancora, può portare a una tosse secca che diventa grassa e viceversa. Andiamo quindi a vedere quando la tosse secca può diventare grassa e quando accade il contrario.

Da tosse secca a tosse grassa

Come abbiamo visto,i due tipi di tosse, secca e grassa, non si escludono a vicenda, e può capitare che una tosse secca diventi dopo qualche giorno tosse produttiva se accompagnata da produzione di muco.

Il cambiamento della tosse da secca a grassa può avvenire per svariati motivi:

  • gocciolamento retronasale, cioè il muco prodotto cola verso la gola e ristagna nella faringe
  • tosse secca non curata correttamente

Spesso il ristagno del muco in gola comporta tracheiti o laringotracheiti patologie che colpiscono rispettivamente trachea e laringe, due organi che si trovano nella gola.

La prima è un organo fibromuscolare e cartilagineo collocato sotto la laringe e termina diramandosi nei bronchi. La sua funzione è di veicolare l’aria verso i bronchi e i polmoni durante l’inspirazione, e verso l’esterno durante l’espirazione.

La laringe invece si trova tra la faringe e la trachea e, oltre a permettere il passaggio dell’aria verso le vie aeree più basse, è responsabile della fonazione.

Vediamo queste due problematiche nel dettaglio.

Tracheite

La tracheite è un’infiammazione o infezione a carico delle mucose della trachea. Le cause possono essere varie:

  • virus influenzali e rhinovirus (cioè il virus del raffreddore)
  • coronavirus
  • batteri, come lo Staphylococcus aureus
  • allergie
  • reflusso gastroesofageo

Sintomi associati alla tracheite sono: febbre, naso che cola e tosse cavernosa, cioè molto profonda, che dopo qualche giorno può evolversi in tosse grassa con la presenza di catarro purulento (soprattutto se la causa è batterica).

Ulteriori sintomi che possono verificarsi sono: dolore, costrizione al petto e dispnea, cioè difficoltà respiratorie dovute al restringimento del condotto tracheale a causa dell’infiammazione della mucosa.

Per trattare la tracheite e i sintomi associati vengono prescritti:

  • antivirali se è causata da un virus
  • antibiotici solo nel caso in cui sia batterica
  • antistaminici se è dovuta ad allergie
  • antiacidi, procinetici o inibitori della pompa protonica se è causata dal reflusso
  • antinfiammatori e antipiretici (in caso di febbre)

La tracheite è una condizione molto diffusa anche fra i bambini, e spesso i farmaci prescritti vengono somministrati attraverso aerosol, così che il principio attivo raggiunga in modo efficace la trachea.

Laringotracheite

Come abbiamo visto, un’altra causa che può trasformare la tosse da secca a grassa è l’infiammazione di trachea e laringe allo stesso tempo. 

La laringe ospita al suo interno le corde vocali, quindi condizioni patologiche a suo carico si contraddistinguono perché possono essere accompagnate a raucedine e abbassamento della voce.

Le cause della laringotracheite sono simili a quelle della tracheite:

  • virus (nella maggior parte dei casi)
  • batteri
  • allergie
  • fumo

Oltre a raucedine, sintomi che si possono verificare sono:

  • sinusite
  • febbre
  • difficoltà a deglutire
  • mal di gola

È una condizione che interessa spesso anche i bambini, soprattutto di età inferiore ai sei anni: le loro vie respiratorie sono, infatti, più piccole di quelle degli adulti e perciò più esposte a infezioni.

Il trattamento è del tutto simile a quello della tracheite; in entrambi i casi è indicato anche di mettere in atto semplici accorgimenti che potrebbero dare sollievo e accelerare la guarigione:

  • umidificare l’ambiente
  • fare suffumigi con acqua calda e bicarbonato 
  • bere bevande calde come tisane dolcificate con il miele (da evitare nei bambini con meno di un anno di età per il rischio di botulismo infantile)
  • bere molta acqua, per facilitare la fluidificazione del muco

Tosse da grassa a secca

A volte si può verificare il passaggio inverso, cioè da tosse grassa a tosse secca. In questo caso il sintomo si manifesta con una tosse catarrale che dopo qualche giorno si evolve in una tosse secca e stizzosa.

Può succedere in caso di infezione batterica dovuta a Bordetella pertussis(il batterio della pertosse), o, più raramente, da Bordetella parapertussis e Bordetella holmesii. Sono tre batteri della stessa famiglia, ma se l’infezione è dovuta agli ultimi due di solito i sintomi sono più lievi.

La pertosse vera e propria può essere contratta ancora oggi nonostante l’esistenza del vaccino. Questo avviene perché non tutti sono vaccinati, ma anche perché vaccinarsi, così come aver avuto la pertosse, non garantisce un’immunità a vita.

L’esistenza del vaccino ha però aiutato a diminuire la mortalità di questa infezione, molto contagiosa soprattutto fra i bambini. Ad oggi, spesso anche i sintomi sono di più lieve entità rispetto al passato.

In particolare, l’evolversi della malattia segue varie fasi:

  • catarrale: caratterizzata da tosse grassa, naso che cola, febbre bassa, mal di gola; dura circa 1-2 settimane
  • parossistica: è in questo momento che si ha il passaggio da tosse grassa a secca. Questasi manifesta con veri e propri attacchi di tosse continua e persistente, che si concludono con il tipico risucchio d’aria, detto “urlo inspiratorio”. Questa fase dura di solito da una a sei settimane, ma può arrivare a protrarsi anche per un paio di mesi
  • di convalescenza: di solito subentra entro quattro settimane dai primi sintomi e si caratterizza per un attenuarsi degli stessi

In caso di pertosse la cura è antibiotica perché la causa è un batterio.

Tosse da grassa a secca e viceversa: c’è da preoccuparsi?

Un passaggio da tosse secca a grassa o da tosse grassa a secca non indica per forza qualcosa di preoccupante. 

Se si verifica una trasformazione da tosse secca a grassa o viceversa varranno quindi le precauzioni che di solito si prendono per il semplice sintomo della tosse: quando la sua durata è prolungata o si accompagna a difficoltà respiratorie, cianosi, perdita di peso e spossatezza generale è bene richiedere un parere del proprio medico curante per una cura specifica e ulteriori accertamenti.